La S.S. 20 – R.N. 204 è una strada tra due nazioni, è un viaggio fotografico dentro ad una infrastruttura
fortemente connotata dalle trasformazioni avvenute nel tempo, una realtà che include natura, architetture,
antichi e nuovi insediamenti abitativi e industrie per una vita quotidiana fortemente caratterizzata dalla
complessità. Rapporti sociali ed economici visibili e palpabili nelle immagini e nelle forme che vivono nel
paesaggio, nelle scritte e nei segnali di servizio che orientano i movimenti e le presenze di uomini, cose e attività…..
Da Goethe a Stendhal, da Hofmannsthal a Thomas Mann, il viaggio ha infatti rappresentato per gli artisti
l’occasione per scrivere racconti e metafore della visione, pretesti per inventare nuovi luoghi e memorie, realtà
diverse come quelle nate negli spostamenti di questi personaggi lungo le strade e le città del Gran Tour italiano.
Immagini e narrazioni di mondi infiniti dove ognuno può scegliersi il proprio percorso e dove il senso del
viaggiare, del vedere e del sentire evocati dai linguaggi dell’arte ne creano altri più estesi e diramati: come
un grande albero in continua crescita.
In questo senso la S.S. 20 – R.N. 204 vista attraverso la fotografia di sei autori, non è solo un viaggio nella
complessità del tempo e dello spazio fisico dei luoghi fotografati, ma è piuttosto la messa in codice dei diversi
punti di vista ha attivato in atto secondo le proprie poetiche e attitudini tecniche dell’uso del mezzo; un modo
per produrre immagini interiori senza l’affanno della certificazione classificatoria e documentaria delle medesime,
come dire che interessa comunicare ciò che si sente ancor prima di ciò che si vede.
…. Il progetto fotografico della S.S. 20 – R.N. 204 ha anche il pregio di far pensare alla fotografia come un dato
della conoscenza umana che all’inizio del terzo millennio dovrà misurarsi con la più estesa complessità di un
universo che sta cambiando rapidamente ma che ha il bisogno di agganciarsi continuamente alla storia, quindi
alla memoria dell’uomo che è una delle più forti specificità della scrittura fotografica. La strada è quindi una
somma di identità multiple visualizzate in immagini, a partire da quelle interiori dei sei fotografi autori del
progetto, consapevoli di aver mosso una ricerca visiva che avrebbe condotto bene o male ad alcune considerazioni.
….Si tratta infine di capire attraverso le immagini di questo libro come l’atto del vedere tramite un mezzo tecnologico
come quello della fotografia, sia in grado di attivare riflessioni sulle cose fotografate (presenze, segni, luci,
comportamenti, materie ecc.) che lo sguardo rivela come esse non siano disgiunte dal passato e dal presente,
dalla memoria della storia al senso del cambiamento della realtà visibile, che proprio in questo caso della
S.S. 20 – R.N. 204 diventa un importante modello teorico e operativo che indica come oggi l’esperienza della ricerca
fotografica, soprattutto in Italia, abbia bisogno di ragionare sulle molteplici implicazioni culturali che il linguaggio
delle immagini sembra sempre più portare all’attenzione degli artisti e degli uomini di pensiero. (Mario Cresci)
1999 – Torino – Palazzo Cisterna
1999 – Cuneo – Centro Incontri della Provincia
2000 – Carmagnola (TO) – Chiesa di San Filippo
2000 . Savigliano (CN) – Ala Polifunzionale
2000 – Ventimiglia (IM) – Forte dell’Annunziata
2000 – Torino – Libreria Bicros, Lattes, Zanaboni
2001 – Racconigi (CN) – Scuderie del Castello di Racconigi
2013 – Moncalieri (TO) – Biblioteca Civica A. Arduino
1999 – S.S. 20 – R.N. 204. Una strada in Europa – Edizioni L’Artistica Savigliano
Valerio Bianco
Franco Bussolino
Emilio Ingenito
Pier Paolo Viola